martedì 14 ottobre 2014

Acanto






Il fiore di acanto in antichità era simbolo di verginità, e durante il cristianesimo divenne simbolo della resurrezione
Pianta che cresce anche in terre non coltivate, nel tempo ha assunto il simbolo di benessere, prestigio, arte.

Nell'antica Roma era considerato un fiore pregiato, tanto che sulle vesti dei personaggi importanti e di prestigio erano raffigurate le foglie di acanto
Virgilio immaginò Elena di Troia avvolta da un peplo bianco, ( il peplo era la veste delle donne Greche) adornato di foglie di Acanto e faggio
Nel 50 d.c, Plinio il Vecchio, nei suoi trattati suggerì di mettere come bordature dei giardini romani le piante di Acanto

La leggenda racconta che un giorno nel V secolo a.C. lo scultore greco Callimaco, passando accanto alla tomba di un bimbo, vide una pianta di Acanto che cresceva abbracciando un cestino per le offerte votive.
L'immagine colpì l'immaginazione dello scultore e divenne spunto per un'opera che rimase nel tempo: il fregio dei capitelli dell'architettura corinzia, che vede un piccolo cesto scolpito dal quale escono foglie di acanto.

Come ogni fiore anche quello di d'acanto ha ispirato poesia.

Fiore di carta rigida, dentato
petali di fini aghi, che snello
sorgi dal cespo, come un serpe alato
da un capitello;

fiore che ringhi dai dritti scapi
con le bocche tue di piccoli ippogrifi;
fior del Poeta! industria te d'api
schifa, e tu schifi.

L'ape te sdegna, piccola e regale;
ma spesso io vidi l'ape legnaiola
celare il corpo che riluce , quale
nera viola,

dentro il tuo duro calice , e rapirti
non so che buono , che da te pur viene
come le viti tra i sassi e i mirti
di tra l'arene.

Lo sa la figlia del pastor, che vuoto
un legno fende e lieta pasce quando
miele le giova: il tuo nettare ignoto,
fiore d'acanto

G. Pascoli

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