martedì 14 ottobre 2014

La camelia






La camelia, chiamata anche : rosa giapponese, venne importata dall'oriente a metà del settecento, dai cacciatori di piante.
Appena raggiunse l'Europa riscosse un alto indice di gradimento, infilato in occhiello di una giacca o ben sistemato nel centro di una bella scollatura, era una goccia di freschezza e di bellezza e si pagavano cifre folle per averne uno fresco.

Vi sono alcune curiosità su questo fiore, dalle sue foglie e dai germogli della Camelia Sinenis si ricava il lè.
La medicina cinese usa alcune varietà del fiore per curare alcune malattie.
Dai semi di camelia venivano un tempo, estratti oli per le lampade e per la cura dei capelli
Sempre dalla CIna ci è stata rammendata un'antica credenza secondo la quale le donne non dovevano portare il fiore fra i capelli , questo per il motivo che la Camelia fiorisce molto dopo che la gemma si sia formata, e la credenza era che la donna che metteva il fiore fra i capelli seguisse il destino del fiore, e cioè che aspettasse molto tempo prima di rimanere incinta.

il fiore della Camelia non ha profumo , e in merito a questo si narra che un giorno il dio Vulcano sorpresa la moglie Venere in atteggiamento di colloquio troppo intimo con Marte , fu invaso da una infinita tristezza che riversò sul figlio Cupido, che si arrabbiò con la madre , perché aveva amoreggiato senza chiedere aiuto alle sue frecce.
Venere si sentì offesa e decise di dare una lezione al figlio.
Ordinò così alle tre grazie di frustare Cupido e di usare come fruste le rose, affinché le spine gli laccassero la pelle.
Tutti gli dei rimasero inorriditi da tale punizione, ma a Flora venne un idea.
Ordinò a Zefiro di volare sulla terra nel punto in cui sorgeva il sole, una volta giunto a destinazione raccogliere i rami di una rara pianta con i fiori rossi simili a quelli della rosa, ma con il gambo privo di spine.
Zefiro fece quanto Flora gli ordinò e consegnò alle tre Grazie la frusta priva di spine ,ed il castigo fu lo stesso inflitto al piccolo Dio dell'Amore, ma senza fargli sentire dolore, e tutto l'Olimpo rimaste estasiato dalla bellezza di quei fiori e dal loro profumo.
Ma Venere scoperto l'inganno sfogò la sua ira sulla pianta stessa, rodiando che venisse portata in un isola lontana, punendola, con un incantesimo che le tolse il suo splendido profumo

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